La Storia

Il Museo Civico Aufidenate fu istituito nel 1898 dal Sindaco dell'epoca Clemente Marchionna con la collaborazione dello studioso castellano Vincenzo Balzano. Il Museo conteneva materiale archeologico rinvenuto nel territorio comunale e nei dintorni, in occasione di scavi eseguiti in lavori pubblici e privati. La maggior parte dei reperti contenuti andarono dispersi a causa degli eventi bellici della seconda guerra mondiale. I reperti parzialmente recuperati vennero raccolti nel 1995 nell'Antiquarium Comunale e nel 1999 trasferiti nel ripristinato Museo presso il Convento della Maddalena, inaugurato ufficialmente nell’anno 2000. Nel 2002 il Museo è stato classificato come Museo di 2ª categoria.

Nel Museo è possibile visitare la Sezione di Preistoria e Protostoria che espone collezioni di fossili e testimonianze del periodo italico con ornamenti della persona (bracciali, collane, anelli, fibule e cinturoni) di provenienza funeraria; due bronzetti mutili raffiguranti Ercole all'assalto; due importanti iscrizioni in lingua osca di cui una rinvenuta nell'estate del 2009 da alcuni soci dell'Archeoclub. La Sezione Romana costituita da materiali lapidei nonché da rinvenimenti occasionali e attraverso gli scavi. Due iscrizioni di epoca imperiale (III sec. d.C.), che attestano il popolo e i magistrati degli Aufidenates. Elementi architettonici e scultorei a carattere funerario, epigrafi, ceramiche, attrezzi, fusaiole, pesi da telaio, ansa con bollo rodio, bollo osco, laterizi con bolli delle fabbriche locali, monete, terracotte votive, toro in spessa lamina di bronzo, statua acefala di personaggio togato, vaso di piombo, armi in ferro, frammenti di mosaici, stucchi ed altri materiali di scavo. Sezione Medievale - Moderna interessanti ceramiche settecentesche di varia provenienza e ricca collezione di frammenti che vanno dal IX-XI al XIX sec., scultura policroma raffigurante S. Michele Arcangelo. Vi è inoltre una esposizione dedicata al Secondo Conflitto Mondiale. E' possibile visitare anche il Museo Internazionale della pesca a mosca intitolato a "Stanislao Kuckiewicz", grande pescatore di origine polacca, rinomato per le sue innovazioni tecniche e le rivoluzionarie concezioni sul lancio con canne corte e code sottilissime.

All'interno della struttura esiste un Orto Botanico costituito da percorsi naturalistici che conducono alla cosiddetta "tavola dei monaci" un masso calcareo, di forma tondeggiante e rozzamente lavorato dove i monaci, forse, si recavano per pregare o meditare. Sono presenti alberi da frutta piantati dai frati francescani, tutte le piante sono state mappate ed hanno la relativa scheda botanica. È stata inoltre attrezzata una piccola area pic-nic.

Nel Museo è presente una sala polifunzionale ricavata negli ampi spazi della ex chiesa, dotata di annessa area destinata a mostre e presentazioni.

Sono inoltre presenti spazi destinati a mostre ed esposizioni temporanee.